lunedì 1 marzo 2010

In punta d'ago

Il ricamo rimane una mia costante passione. Come un corrimano sicuro che mi affianca sulle strade della mia ricerca artistica-artigianale-passionale.
Di recente il ritorno di fiamma ha il nome di Hardanger, una tecnica di ricamo a fili contati che prende nome da un fiordo della Norvegia. Lo pratico e insegno da anni ma questa volta non si tratta di una commissione bensì di un lavoro per la mia casetta: le tende del bagno.
Mi sono accorta giorni fa che quelle esistenti stanno lasciando la loro consistenza terrena, consunte da polvere, sole e assalti di gatti a caccia di mosche.
Perciò ho preso la palla al balzo e, invece che cucirmi a macchina l'ennesimo recupero di stoffa donatami - ho avanzi di tende che debordano ovunque - ho acquistato stoffa, filo in tinta con i particolari in cotto del bagno...e via!!!

Sono ancora in alto mare, manca la sfilatura ed il riempimento a croci maltesi, mancano gli orli e lo smerlo del fondo...e soprattutto sono solo alla prima di 4 tendine. Però arriveranno alla fine e anche in breve tempo.
E in breve tempo dovrò pure terminare questo set di asciugamani, commissionatomi assieme a altri pezzi di un corredo, oramai anni or sono. Il punto antico non è velocissimo di suo ma mi rendo conto che ogni scusa è inutile di fronte all'evidenza: la costanza non è il mio punto forte.

Manca da terminare il ricamo centrale del telo più grande e poi lavare, inamidare e stirare il tutto.

Poi mi restano solo due tovaglie per 12 persone, due lenzuola matrimoniali, due copriletti, due set bagno, un copriletto da restaurare....

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