martedì 29 giugno 2010

Waldorf Puppen

Il mio cammino nella pedagogia di Rudolf Steiner iniziò nel 2003 con l'ingresso di mio figlio in un giardino d'infanzia Waldorf. Con l'ausilio di ottimi insegnanti pian piano capii la grandissima importanza del gioco, per il bambino, non solo come spazio e tempo di svago ma, soprattutto, come esperienza formativa di vita e di crescita.
Per questo, vista la mia propensione per le arti manuali, dopo tre anni mi unii ad altre mamme per imparare la realizzazione di una bambola Waldorf.
E' una semplice bambola, realizzata interamente a mano con materiali naturali (maglina per il corpo, lana per l'imbottitura, seta per il ricamo di occhi e bocca, lana per i capelli) ma nella sua semplicità racchiude tutto ciò che un bambino necessita per giocare.
La sua costruzione segue dei canoni ben precisi non tanto nella proporzione corporea quanto, e soprattutto, nella sua sensazione tattile: la testa deve essere molto compatta, braccia e gambe ben sode, addome un po' più morbido...come nel corpo di un essere vivente.

Ne realizzai una per mio figlio, con cui lui giocò molto portandola a spasso nella sua bella carrozzina di vimini.
La costruzione della testa, fatta di legature interne che segnano la linea degli occhi, la nuca, il mento, segue delle regole ben precise. E preciso è il triangolo equilatero delimitato dagli occhi e dalla bocca: tre semplici puntini che consentono a questo gioco di assumere tutte le espressioni che la fantasia del bambino immagina.

Questa fu la mia prima bambola, quella che realizzai per me volendo fare esperienza prima di dedicarmi a quella per mio figlio.
Ricordo pomeriggi interi a ricamare la base della testa per poi assicurare, due a due, i lunghissimi capelli in kid mohair. Un lavoro lungo...ma che soddisfazione!

In seguito ne realizzai diverse su commissione: di norma preferisco realizzarle quando so a chi saranno donate. Un pensiero in più a quel bambino mi aiuta a dare una energia sempre diversa alla bambola.

Questa fu donata ad una bambina di Torino che desiderava una bambola grande (è 50 cm di lunghezza) e con i capelli ricci e biondi.
Dopo 4 anni dalla prima esperienza col gruppo di mamme la mia maestra di allora - una maestra d'asilo - mi ha voluto con sé per affiancarla nell'insegnamento ad altre mamme della confezione di questa bambola.
Ed è così che è "nato" l'ultimo bimbo!
E' ancora senza un abitino, ma col caldo che fa girare per casa in mutande credo non gli procurerà malanni.
Forse rivedrò un po' i capelli perchè mi pare che siano un po' vuoti sui lati del volto.
Per ora è seduto in poltrona e si accontenta di qualche gioco con un ragazzino, ormai quasi decenne.
Vedremo se rimarrà con noi o se qualcuno si farà avanti per una adozione. Chissa?

lunedì 21 giugno 2010

Frutti dell'estate

Da un po' di tempo, nell'orto e in giardino, sono iniziati a maturare dei dolcissimi frutti, che ci accompagneranno con il loro superbo sapore tutta l'estate.

Le scure more cominciano a far capolino in mezzo al rovo


Accanto a loro spiccano, nel loro acceso colore, i lamponi

Timidi si affacciano anche i primi grappolini di uva ribes

Dall'ombroso e maestoso ciliegio pendono ciuffi di golose ciliege mature

Nell'angolo dell'orto una fioritura di petali bianchi matura in rosse e delicate fragoline

Coi loro sorrisi ci ricordano che è giunta la stagione più solare, più gioiosa ed espansiva dell'anno.
E, anche se quest'anno tarda un po' a farsi riconoscere, questi frutti ci rassicurano che l'estate è qui, accanto a noi...anche se non la vediamo.

lunedì 14 giugno 2010

La lana e l'estate

Lana ed estate. Un connubio che difficilmente si riesce a conciliare. Le qualità di questo materiale sono ineguagliabili anche con le calure estive ma raramente si riesce a pensare alla lana in estate senza provarne una lieve repulsione.
Ciò non condiziona però le mie sperimentazioni con la lana cardata e, lasciandomi ispirare dalla bella stagione, lo scorso anno realizzai questi quadri.

Questo mi fu commissionato da una amica per la scuola materna di sua figlia. Ogni fiore è un richiamo ad una delle classi ed è stato per me divertente riuscire a mettere insieme questo paesaggio.





Questi invece sono due quadretti più piccini che realizzai per i mercatini e che poi furono acquistati dalla mia cara amica Elisa.


Iris e ninfee sono due fiori che amo particolarmente...
A pensarci bene sono molti i fiori che amo quindi potrebbe essere giunto il tempo di fissare la loro bellezza nella mia mente e nella lana.
Mi metterò all'opera!!!

martedì 8 giugno 2010

Abito fine '800

Ho realizzato questo abito per la commedia teatrale "Nina no far la stupida" di Arturo Rossato e Gian Capo per il ruolo di Cate.
La commedia sarà messa in scena dalla settima classe della scuola di mio figlio l'ultimo giorno di scuola. E' un lavoro teatrale molto bello ed impegnativo per i ragazzi ed è stato per me un piacere contribuire con questo costume.

Per completare ho anche realizzato i gioielli: orecchini ed uno strangolino con pendente in perle e placca in ottone.
La sontuosa gonna è completata da un tablier che accentua la linea posteriore, tipica dell'epoca.

Per dare un tocco di "vecchio originale" ho tinto i pizzi con il the.

I tessuti utilizzati sono rasatello di cotone e cotone da arredamento in coordinato.


Il fondo della crinolina è ricoperto da tessuto di tela, per evitare di infilarci i piedi nel passo.

Il posteriore viene rinforzato nella linea da un sellino. E' imbottito con fibra di cotone e trapuntato lateralmente da perline.
La crinolina è realizzata con rigilene e nastri canettè.

Il risultato finale è stato molto apprezzato e la ragazza che lo indosserà ha già in mente di usarlo anche per il prossimo Carnevale a Venezia.
Sono felice e soddisfatta del mio lavoro!