Sono almeno un paio di anni che in testa e nel cuore persiste il desiderio di filare.
Nasce un po' dalla mia voglia di recuperare ciò che di vecchio ha solo l'esteriorità - e mai fermarsi all'esteriorità - e un po' dal desiderio di portare avanti tradizioni di famiglia: mio nonno filava.
Di recente, scoprendo il blog di Stefania, ho deciso di prendere in mano il mio desiderio e di fare almeno un tentativo col fuso che avevo ordinato.
La lana era già stata acquistata pronta, tinta e cardata. Finora l'avevo utilizzata per qualche fatina ma avevo ben chiaro che il suo utilizzo sarebbe stato altro.
L'ho suddivisa perchè mi pareva troppo grossa e ho iniziato.
Nella mia estrema imbranataggine pian piano il movimento è diventato ritmico, quasi ipnotico, rotto solo a tratti dalla micia Minou che nella lana vede sempre un gran bel giocattolo.
Ora sono arrivata a questo punto. La lana è lì, arrotolata sul fuso, in attesa di capire cosa farne ora. Prima o poi il passo successivo arriverà...per ora mi piace anche solo così!!
Mi godo il pianerottolo di questa lunga scala che chissà dove mi porterà.